Lo Snowboard

Lo snowboarding è uno sport di scivolamento sulla neve, nato negli anni sessanta negli Stati Uniti, ed è conosciuto in Italia più semplicemente come snowboard. Lo si pratica utilizzando una tavola costruita a partire da un'anima di legno e provvista di lamine e soletta in materiale sintetico, simili a quelle dello sci. Sempre più sono gli appassionati di questa disciplina sportiva a partire dai giovanissimi, che lo prediligono allo sci soprettutto per la facilità di apprendimento e pratica iniziale. Lo snowboard è divenuto disciplina olimpica nel 1998. Ai Giochi olimpici invernali del 2006 si sono disputate anche le gare di snowboardcross, sia maschile che femminile.

Il primo snowboard moderno è considerato lo snurfer (nome che fonde snow e surfer), costruito dall'ingegnere Sherman Poppen per far divertire i figli. L'intento iniziale dell'ingegnere era di produrre una versione casalinga del monosci, ma i figli lo "cavalcavano" trasversalmente dando così l'idea di surfisti sulla neve e così l'inventore pensò di adattare un vero surf da onda aggiungendo dei bordi metallici e di brevettare l'attrezzo col nome, appunto, di snurfer.

Caratteristiche della tavola da snowboard

La tavola da snowboard, detta anche semplicemente "tavola", viene oggi realizzata con materiali che consentono di modellarne la forma nei modi più disparati, al fine di esaltarne il comportamento in funzione dell'utilizzo desiderato. Se tutte le tavole da snowboard sono simmetriche lungo l'asse longitudinale, lo stesso non si può sempre dire lungo l'asse trasversale. Anche osservandola di lato, non è detto che il profilo risulti sempre piano.

La Forma della Tavola da Snowboard

Una moderna tavola da snowboard viene data una forma (detta "shape" nella terminologia tecnica inglese) quanto più adatta all'utilizzo per cui essa è progettata. Una tavola monodirezionale, pensata con una punta e una coda, sarà simile a un grosso sci, con punta sollevata e coda pressoché piatta, mentre una tavola bidirezionale sarà assolutamente simmetrica anche lungo l'asse trasversale, rendendo indistinguibile la punta dalla coda. Anche la sciancratura della tavola può essere accentuata (in stile Carving) per esaltarne l'aderenza in curva.

Il Profilo della Tavola

Il profilo della tavola (Camber nella terminologia tecnica) è l'altro elemento che la identifica e ne condiziona fortemente il comportamento sulla neve. Le prime tavole presentavano una superficie inferiore convessa, tipica degli sci, con la parte centrale più alta rispetto alle parti anteriore e posteriore; tale profilo esalta ancora di più la sciancratura della tavola e garantisce la presa delle lamine in curva anche in condizioni di scarsa aderenza. Un profilo concavo, al contrario, presenta delle punte più alte rispetto alla parte centrale della tavola, con conseguente minore stabilità e maggiore maneggevolezza. Un profilo piatto garantisce la lamina a contatto con la neve per tutta la lunghezza della tavola e garantisce il massimo della stabilità nell'appoggio agli ostacoli in snowpark.

Stili:

Esistono due fondamentali distinzioni che nascono dalla tipologia di attrezzatura utilizzata: il soft e l'hard.

Soft: Significa uso di attrezzatura morbida, ovvero scarponi cedevoli e deformabili, tavole flessibili e bidirezionali, attacchi permissivi e tendenzialmente elastici. All’interno di questa categoria possiamo distinguere due principali specialità: il freestyle e il freeride. Freestyle è la disciplina più spettacolare dello snowboarding e per molti anche la più divertente. L'obiettivo di questo stile è di eseguire manovre (trick) ed evoluzioni sfruttando la conformazione del terreno o le strutture artificiali (salti, ringhiere, piattaforme ecc.). Per la messa in pratica molte stazioni sciistiche mettono a disposizione zone appositamente progettate dette snowpark. Ha molto in comune con lo skateboard (disciplina dalla quale eredita strutture come l'half-pipe o i rails) e la maggior parte delle competizioni è dedicata a questo stile. Freeride è la disciplina più profonda e più pura dello snowboarding; consiste nello scendere un pendio in neve fresca seguendo liberamente una propria linea. Il freeriding, che sia alpinismo o che sia semplice fuoripista servito dagli impianti di risalita, è un’attività che comporta dei rischi in base alle condizioni della neve ed al pericolo valanghe.

Hard: Significa invece uso di attrezzatura rigida. È la disciplina maestra dello snowboard a livello di tecnica e conduzione della tavola in pista. Praticato su neve ben battuta come sulle piste sciistiche, questo stile richiede scarponi rigidi simili a quelli utilizzati nello sci alpino e tavole direzionali più rigide di quelle usate per gli altri stili. La sua espressione agonistica è lo slalom.

Impostazione

Esistono due modi di scendere con una tavola ai piedi, vengono denominati con i termini regular e goofy. Regular è caratterizzata dal fatto che il piede sinistro, in una normale discesa, si trova davanti, vicino al nose (punta della tavola), mentre il piede destro si troverà dietro, vicino al tail (coda della tavola). L'impostazione goofy ovviamente sarà l'inverso del regular. Piede destro davanti e piede sinistro dietro.

Sicurezza e Protezioni

Come altri sport invernali, lo snowboard comporta un certo livello di rischio. Il tasso di infortuni fra gli snowboarder è circa il doppio rispetto a quello fra gli sciatori. Gli incidenti sono più frequenti fra i principianti; un quarto degli infortuni accade a chi prova per le prime volte, la metà fra coloro che hanno meno di un anno di esperienza. Gli snowboarder esperti hanno meno probabilità di infortunarsi, ma le conseguenze tendono a essere più gravi. Due terzi delle lesioni colpiscono la parte superiore del corpo e il restante gli arti inferiori. Questo dato contrasta con lo sci alpino, dove la proporzione è invertita. Il punto più soggetto a danni è il polso, con il 40% su tutti gli infortuni; il 24% degli infortuni risulta essere una frattura al polso. Ogni anno vi sono circa 100.000 fratture al polso fra gli snowboarder. Per questo motivo spesso si raccomanda l'uso di protezioni integrate o meno ai guanti, che riducono il rischio di fratture al polso della metà. Il rischio di urti alla testa è 6 volte superiore che per gli sciatori, con la tendenza a essere più rare, ma più gravi, fra gli snowboarder avanzati. Gli urti alla testa possono essere la conseguenza di una collisione o di un errore in una manovra di curva. Quest'ultima può causare allo snowboarder un urto violento della nuca contro la superficie della pista. L'uso del casco è quindi raccomandabile. Anche l'uso di adeguati occhiali è importante, in quanto il riverbero della neve può causare gravi danni alla vista.

 

 

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